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Gli impianti fotovoltaici come più volte abbiamo visto, consentono di ottenere energia elettrica utilizzabile in ogni modo, e qualora se ne disponesse in surplus, di immetterla nella rete nazionale. È quindi necessario, ovviamente, che l’impianto fotovoltaico sia connesso alla rete elettrica nazionale. Per consentire questo scambio energetico, è fondamentale che il punto di allaccio sia fatto nella maniera ottimale, sia tecnica che di legge.
Tutti gli impianti FV per legge devono esser dotati di un’interfaccia di rete, vale a dire di un dispositivo di protezione che serve ad evitare problematiche e consumi di energia inutili.
Il Sistema di Protezione di Interfaccia, mediante il Dispositivo di Interfaccia, separa l’impianto di produzione dalla rete di distribuzione e controlla i limiti di tensioni e frequenze tra sistema e rete. Tutto questo per due fondamentali ragioni:
- evitare che in caso di mancato funzionamento della rete nazionale, l’utente continui a fornire di energia quest’ultima;
- in caso di guasti sulla linea, evita che l’utente alimenti il guasto.
Tutto questo perchè oltre ai problemi elencati, ci sono proprio delle specifiche tecniche da rispettare secondo la normativa CEI vigente:
- non creare perturbazioni al servizio sulla rete;
- interrompere immediatamente la distribuzione di energia in rete nel caso in cui tensione e frequenza fossero fuori dai parametri comunicati.
Cosa prevede la Delibera
La delibera dell’Autorità per l’energia Elettrica attualmente in vigore, la 786/2016/R/EEL, prevede che tutti i soggetti proprietari di impianti fotovoltaici di potenza pari o superiore a 11,08 kW dovranno provvedere periodicamente alla ritaratura del sistema di protezione di interfaccia, pena la sospensione di tutte le convenzioni attive, incentivi, SSP e RID. È prevista quindi una verifica con Cassetta Prova relè su sistemi Protezione di Interfaccia per impianti connessi in Media Tensione MT e con cassetta Prova Relè esterna per quelli in Bassa Tensione (BT). In generale per tutti gli impianti è prevista la verifica delle Protezioni di interfaccia entro e non oltre 5 anni dall’ultima verifica.
Ricapitolando quindi, il controllo del Sistema di Protezione di Interfaccia è una verifica che serve a tutelare il corretto funzionamento del sistema e che coinvolge tutti i proprietari di sistemi FV in Media o bassa tensione superiori agli 11,8 kW.
Si tratta quindi di una verifica a tutela del proprietario del sistema, che semplificando un po’ il discorso, oltre a consentirgli di rispettare nella loro totalità i termini di legge, aiuta anche a garantire la non dispersione di energia elettrica e quindi di risparmiare. La cura e la manutenzione di un sistema è una cosa fondamentale che spesso è trascurata. Questo capita perchè siamo portati a pensare che una volta completata l’installazione dei pannelli fotovoltaici il sistema funzioni da sé. Questo è vero, ma se vogliamo garantirci una durabilità nel tempo ed un’efficienza massima, dobbiamo curare ogni aspetto. Questo solo attraverso professionisti del settore e controlli periodici può avvenire senza spese troppo elevate né complicazioni di sorta.
Il ruolo di Be Next
L’operazione di per sé è un’operazione semplice, che una volta installata la Cassetta Prova Relè non ha bisogno di molto tempo per vedersi completata. Quel che rende più complessa la cosa è la scarsa offerta di professionisti in grado di effettuare questa verifica. Gli strumenti sono tutt’altro che molto diffusi. Noi di Be Next però siamo contenti di poter vantare tra le nostre possibilità, una collaborazione che va a completare la gamma di proposte. Difatti da alcuni mesi possiamo occuparci direttamente della verifica dei Sistemi di Protezione di Interfaccia, cosa questa che denota una continuità nella cura del cliente, dalla fase di progettazione fin quella di manutenzione. Tutto ciò senza alcun passaggio di mano, garantendo al massimo l’affidabilità e la corretta cura del cliente.