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Benessere del pavimento radiante in tempi di Covid

Novembre 27, 2020

Benessere del pavimento radiante in tempi di Covid

IL QUADRO ATTUALE

In questi lunghi mesi di chiusure e post-chiusure, abbiamo tutti noi fatto conoscenza di questo nuovo virus che ci ha messo davanti a problematiche fino ad oggi mai affrontate. Un virus che, come molti altri si trasmette tramite sostanza organica contenuta nelle goccioline che emettiamo costantemente quando parliamo, i cosiddetti droplets.
Fin da subito si è evidenziato come il tema della trasmissione del virus fosse tra le questioni fondamentali, d’altronde è fin troppo facile capire come evitando la trasmissione non avremmo più alcun problema. Per questa ragione sono stati svolti numerosissimi studi sia in ambienti domestiche che delle più disparate attività lavorative, relativi alla diffusione e alle dinamiche che governano questo fenomeno.

VENTILAZIONE E RAPPORTO COL VIRUS

È proprio partendo da uno di questi studi, svolto all’interno di un ristorante, che si sono delineate molte cose utili ad ogni dissertazione riguardante questo tema.
Lo studio, divenuto ormai celebre, prendeva in esame la ventilazione all’interno di un ristorante, dove si era generato un focolaio di infezioni riguardante un buon numero di ospiti seduti nei vari tavoli.
Quel che dallo studio era ben evidente, era il fatto che la diffusione del virus nell’aria non seguisse un moto casuale, bensì fosse ben direzionato lungo una traiettoria descritta dalla ventilazione dei condizionatori presenti. Una cosa intuibile ma di grande importanza scientifica, perchè evidenzia una volta di più quanto i 2 metri di distanza imposti come margine di sicurezza, fossero in realtà insufficienti in condizioni del genere. In pratica quindi i risultati di questo studio hanno evidenziato in maniera definitiva come un flusso d’aria possa trasportare a distanze molto maggiori i droplets, rendendo vana l’applicazione ed il mantenimento della distanza tra i tavoli e gli ospiti del ristorante.

In seguito a questo, e ad altri studi, l’ISS (Istituto Superiore di Sanità) ha stilato un rapporto in data 25/05/2020 (https://www.iss.it/documents/20126/0/Rapporto+ISS+COVID-19+33_2020.pdf/f337017e-fb82-1208-f5da-b2bd2bf7f5ff?t=15907681373669) in cui elenca raccomandazioni e comportamenti in relazione a impianti di ventilazione/climatizzazione in ambienti domestici e non, in materia di diffusione del virus.
Quello che si evince dal rapporto ISS, senza entrare troppo in tecnicismi vari, è che risulta fondamentale l’areazione degli ambienti, ma allo stesso tempo un’areazione forzata potrebbe essere controproducente per via della possibilità di diffondere in maniera più rapida e in un’area più estesa, particelle dannose.

L’IMPORTANZA DEL PAVIMENTO RADIANTE


Spulciando un po’ le pagine prodotte dall’ISS colpisce però come ci sia una tecnologia considerata come quella che riduce al minimo i rischi mantenendo alti i livelli di funzionalità. Stiamo parlando del riscaldamento a pavimento o pavimento radiante. Tutto ciò perchè, questa tecnologia crea un riscaldamento che non produce alcuna ventilazione, anzi, i moti che si creano hanno una velocità praticamente trascurabile e non danno origine a correnti d’aria che potrebbero veicolare droplets.
Fermo restando quindi la necessità di areare gli ambienti, l’ISS consiglia quello che definisce un “Esercizio Ordinario” per i pavimenti riscaldanti. In pratica, nessuna ulteriore raccomandazione è richiesta per chi disponesse di questa tecnologia che, ripetiamo, ha il rischio prossimo allo zero.

Questo perchè con velocità massima di circa 2 m/s le masse d’aria non riescono a “trasportare” e a spostare potenziali rischi.


VIESSMANN E BE NEXT A SUPPORTO DELLA LOGISTICA

Parliamo quindi di pavimento a riscaldamento radiante, che come abbiamo già visto nel nostro articolo (https://www.be-next.it/impianti-termici/pavimento-radiante) è una delle nuove proposte per il riscaldamento e la climatizzazione, domestica e non solo.
Un sistema di serpentine che possono esser poste ed installate al di sotto del pavimento e addirittura su superfici verticali, percorse da queste serpentine collegate ad un generatore di calore. Il generatore, caldaia, pompa di calore o pannelli solari, riscaldano l’acqua che andrà a percorrere il circuito di piccoli tubi che, a loro volta, trasmetteranno il calore all’aria circostante.
I vantaggi di questa forma di riscaldamento sono molteplici, dal minore impatto visivo, la facilità di posa e soprattutto il risparmio economico che garantisce. Si parla di valori che partono dal 30% di risparmio a salire. Ovviamente da annoverare tra i vantaggi anche i minori costi di manutenzione e lo sfruttamento migliore degli spazi volumetrici.

Motivi più che validi per scegliere quindi, partner come Viessmann e Be Next, che da anni operano nel settore e che sempre sono alla ricerca di soluzioni adeguate e conformi alle circostanze che si incontrano. Proprio come in questo caso, dove l’ottenimento di una condizione di sicurezza maggiore può portare con sé anche un risparmio in termini economici, scegliendo bene la tecnologia da utilizzare e i professionisti da cui farsi seguire e consigliare.

Pompe di calore ,
BeNext Srl
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Be Next s.r.l. propone servizi, prodotti e soluzioni integrati per il risparmio e l’efficienza energetica per privati e aziende, garantendo affidabilità e serietà nelle esecuzioni delle opere: impianti fotovoltaici, pompe di calore, colonnine elettriche per auto e molto altro.
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