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Ottobre 4, 2019

L’importanza dell’addolcitore nei sistemi termici residenziali

Quello dell’acqua è un tema che ci riguarda tutti, ogni giorno abbiamo a che fare con quella che è una sostanza fondamentale per la nostra vita e la nostra alimentazione. Spesso però ne sottovalutiamo la qualità.

Acqua del rubinetto e calcare

Da (e per) anni si è lodata l’acqua in bottiglia, a volte addirittura criminalizzando quella che arriva nelle nostre case, dell’acquedotto o “del sindaco”. Eppure, sempre più spesso si verificano allarmi dovuti a lotti di acque contaminate da batteri o soggette a valori fuori norma che non fanno altro che avvalorare la tesi secondo la quale l’acqua del rubinetto è più sicura.

Al di là di quanto detto e della grande questione relativa all’utilizzo (nella stragrande maggioranza dei casi) di bottiglie in plastica, problema questo che si sta rivelando ben più grande di quanto ipotizzato anni fa, l’acqua che arriva nelle nostre case, dalla rete pubblica, è di grande qualità. Certo, anch’essa però presenta delle problematiche. Su tutte, quella più grande e di più facile comprensione è quella dovuta alla presenza del calcare, la cosiddetta durezza dell’acqua. Presenza più o meno marcata che chiaramente dipende dalla, e mai parola fu più calzante, fonte. Questo perché esistono acque più o meno calcaree, a seconda dell’origine (fonti, fiumi, laghi, bacini) e dal percorso seguito prima di arrivare alle nostre case, tubazioni comprese. Ovviamente, le acque sono ipercontrollate e campionate spesso e costantemente. Per la salute umana il rischio relativo all’utilizzo dell’acqua corrente è ridotto al minimo.

Il problema della durezza dell’acqua

E allora il problema della durezza, che problema è? Presto detto, ognuno di noi avrà avuto modo di vedere quei fastidiosi aloni che si vanno a depositare su bicchieri e posate una volta che si sono asciugati all’aria. Ecco, quello è un deposito di calcare, e più un’acqua è dura, più deposito avrà. Quel velo biancastro, cristallino a volte, altro non è che un deposito di calcio e magnesio. La durezza dell’acqua infatti è un valore che esprime la quantità di ioni calcio e magnesio presenti al suo interno.

Il vero problema però, si trova altrove, ed è il danno che questo deposito può causare ai nostri elettrodomestici che utilizzano l’acqua. Danno funzionale ed economico, visto che questi depositi ci fanno consumare molta più energia per ottenere i medesimi risultati. Oltretutto, ovviamente alla lunga (ma nemmeno troppo) creano dei danni spesso irreversibili a caldaie, ferri da stiro, lavastoviglie, lavatrici. Fino ad arrivare ai problemi “estetici” che creano su rubinetterie e stoviglie varie. Il problema relativo ad un utilizzo antieconomico degli elettrodomestici che hanno l’acqua come scambiatore termico, si spiega nel fatto che un deposito di calcare nelle tubature causa una sezione ridotta in cui passa l’acqua. Questo comporta un flusso minore ed un consumo assai più elevato, in termini di tempo ed energia. Non solo, il deposito in caldaie e lavatrici si va a creare attorno alle resistenze, ed il calcare fungendo da isolante, fa sì che l’acqua per scaldarsi ci metta molto più tempo del normale, usurando ancora di più l’elettrodomestico e allo stesso tempo aumentando la possibilità di un ulteriore deposito. Per non parlare poi del danno in termini di consumi energetici che può colpire chi utilizza ancora i vecchi scaldabagno elettrici.

Addolcitore acqua: come agisce? Quali sono i vantaggi?

E allora, come possiamo intervenire? Fortunatamente ci viene in “soccorso” la tecnologia che col tempo si è via via affinata. Per risolvere il problema, sono sul mercato da diversi anni gli Addolcitori di acqua. Ma cosa sono gli addolcitori? Sono degli strumenti in grado di eliminare i sali di magnesio e calcio dall’acqua che entra dall’impianto idrico nelle nostre case. La funzionalità di questi strumenti risiede anche nella possibilità di gestire a proprio piacimento, o necessità, l’operatività del sistema. In parole povere, sta all’utente scegliere che tipo di durezza finale ottenere. L’addolcimento dell’acqua è a tutti gli effetti un metodo di depurazione che avviene chimicamente attraverso un processo chiamato scambio ionico.

Gli addolcitori, per esempio quelli Viessmann della serie VS monoblocco o bicorpo, presentano le migliori caratteristiche presenti sul mercato. Vengono forniti già pronti per essere installati e non richiedono alcun tipo di intervento manuale dell’utente finale. In poche parole hanno lo scopo di semplificare la vita di chi la casa la vive giornalmente. Il design è discreto, poco invasivo. Ovviamente le dimensioni variano (restando comunque compatti), a seconda dell’utilizzo che si ha intenzione di farne, ma un filo conduttore lega tutti i modelli, la semplicità dell’installazione La gamma Viessmann varia, può esser specifica per volumi di acqua giornaliera totalmente differenti, dal monolocale al condominio. La resina presente all’interno del corpo opera lo scambio ionico e si autorigenera nel momento in cui raggiunge la saturazione attraverso una semplice soluzione di acqua e sale.

L’addolcitore Viessman

In termini di risparmi, l’inserimento di un nostro addolcitore all’interno di un sistema termico della stessa Viessmann non può far altro che favorirne la compatibilità aumentando così la massima interazione delle varie componenti. Inutile inoltre sottolineare la comodità che risiede nell’avere un unico incaricato nella manutenzione per tutte le varie componenti, dall’addolcitore fino alla pompa di calore. Sì, proprio la pompa di calore, perchè l’addolcitore è profondamente legato a quest’altra componente. Se il problema calcare all’interno di un sistema “piccolo” come quello di una lavatrice era importante e di grande impatto economico, pensate cosa possa voler dire averne in un sistema che va a coprire tutta la casa, l’edificio o lo stabilimento. Quello che potrebbe verificarsi, è un danno esponenziale, su tempi di riscaldamento, economico e soprattutto di manutenzione, che su sistemi così grandi incide non poco. Una delle prerogative importanti che fanno delle Pompe di Calore, macchine termiche di grande risparmio è infatti proprio l’utilizzo di acqua povera di calcare.

Va da sé che in molti casi l’addolcitore ci si presenta come un’assicurazione sul corretto investimento in sistemi termici. Spesso la mancanza causa, come abbiamo visto, un invecchiamento precoce dei tanti elettrodomestici che abbiamo in casa, ed è incredibile pensare a come una spesa che spazia tra gli 1000 e i 2000 euro (a seconda dei volumi di acqua che giornalmente vengono utilizzati) possa dar modo di risparmiarne molto di più, infatti già in pochi mesi si riesce ad ammortizzare l’investimento Da non dimenticare, poi, che nel caso in cui l’istallazione di un addolcitore rientrasse nell’ambito di una ristrutturazione straordinaria, si avrebbe l’opportunità di usufruire anche delle detrazioni IRPEF come evidenziato dalla circolare n.20 del 13 maggio 2011, paragrafo 2.3.

Pompe di calore
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